Quinta uscita del Corso di Escursionismo Giovanile CAI Asso
Sabato 7 settembre il gruppo di Escursionismo Giovanile del CAI Asso si è trovato al centro sportivo di Valbrona, per salire alla Baita del CAI Asso, in località Alpe di Monte e iniziare la seconda uscita di due giorni, dopo quella effettuata al Rifugio Chiavenna nel mese di giugno.
Dal parcheggio, percorriamo via San Rocco, passando davanti alla omonima chiesa dedicata al patrono di Maisano, via Torre e via Fontana e arriviamo alla prima sosta: la fontana di San Carlo, con l’annesso lavatoio, tutto costruito in granito
Qui tengo una veloce “lezione” sulla storia della fontana e su alcune storie popolari ad essa legate.
Proseguiamo poi sulla mulattiera e passiamo in località S.S. Trinità, da dove si gode uno splendido panorama verso la Valbrona, i Corni di Canzo, il Gruppo delle Grigne, il lago di Lecco, il Moregallo.
All’interno della cappella possiamo ammirare alcuni affreschi ancora ben conservati.
Seguendo la mulattiera arriviamo poi alla Madonna del Ponte, dove facciamo una breve sosta per dissetarci e prendere un po’ di fiato, prima di proseguire per la parte leggermente più faticosa della salita all’Alpe di Monte.
Dopo aver percorso la parte più ripida della salita, eccoci arrivati all’Alpe di Monte, a quota mt 700.
Una volta arrivati all’Alpe di Monte, nel cortile, troviamo le tende già montate da Bruno, Riccardo e Raffaele Binda, che ci hanno fatto così una piacevolissima sorpresa.
L’idea era di farle montare ai giovani, con l’aiuto di noi accompagnatori……invece……meglio così.
Nella tenda più piccola dormiranno le fanciulle, mentre in quella più grande dormirò io con i maschietti. Alcuni genitori e accompagnatori dormiranno invece nelle due camere della baita.
Dopo aver depositato gli zaini e aver fatto una frugale merenda, io e Bruno ci organizziamo per preparare la cena, perché saremo i cuochi per la “truppa” composta da una trentina di persone.
Mentre io e Bruno siamo in cucina, Laura e Franco portano i giovani a visitare le due nevere che sono state risistemate e spiegano la loro importanza nella conservazione dei cibi, quando nei tempi passati non esistevano i frigoriferi.
Ceniamo tutti nella vecchia stalla che è stata trasformata in un capiente locale da pranzo dovo possono pranzare comodamente una quarantina di persone.
Le mezze penne al ragù che ho preparato sono piaciute molto, a tutti, e qualcuno fa pure il bis. Mi fa piacere, l’appetito vuol dire che non manca.
Come secondo arrivano gli hamburger che Bruno ha perfettamente cotto alla piastra ed anche questi sono oggetto di “notevole attenzione” da parte dei commensali.
I giovani apprezzano il contorno di patatine croccanti, mentre gli adulti preferiscono fagioli con cipolle, fagiolini aceto e olio, sotto aceti.
Dopo cena, mentre io e Bruno facciamo i lavapiatti, Laura e Franco accompagnano i giovani in una passeggiata notturna, con le pile frontali, fino alla baita di Ermanno, da dove si gode uno stupendo panorama sul lago di Lecco e sulle Grigne.
Qui Laura tiene una veloce lezione di lettura del paesaggio e di come si sono formate le Grigne. E’ una atmosfera particolare, perché per molti giovani è la prima volta che si trovano in una situazione del genere e senza i genitori che li controllano.
Prima di andare a “nanna”, ci troviamo tutti davanti al falò e ci auguriamo una buona notte.
La notte in effetti non è poi stata buona, perché un forte temporale, verso l’una e trenta, ha rovesciato acqua a catinelle su noi che eravamo in tenda.
Comunque ho tranquillizzato i giovani e ho rinforzato i tiranti della tenda e le scossaline di base, per meglio far defluire l’acqua piovana, dopodichè ci siamo infilati nuovamente nei sacchi a pelo e ci siamo riaddormentati, senza più inconvenienti fino alle ore sette e trenta.
Domenica mattina, dopo una buona colazione, distribuiamo il sacchetto con la colazione al sacco a tutti i partecipanti e aspettiamo che ci raggiungano i genitori dei giovani, ed altri amici, per formare poi il gruppo che salirà fino alla Croce del Giubileo, in vetta al Monte Megna.
Una volta pronti, guido il gruppo attraverso il bosco che attraversa una valletta umida, con alcuni piccoli sfasciumi e mi dirigo verso la località di Ossa.
Il sentiero in questo tratto è completamente coperto di foglie di faggio, pianta che qui cresce in modo rigoglioso, e quindi dico ai giovani di prestare molta attenzione a dove mettono i piedi.
Poi passiamo davanti alla Baita Rita, il luogo che l’amico Garavelli raggiungeva quasi tutti i giorni partendo da Maisano, per coltivare il piccolo orto, curare la piccola pergola di uva e andare anche a far funghi.
Oltrepassiamo Baita Rita e proseguiamo su ripido sentiero, per raggiungere dopo più di un’ora la vetta del Monte Megna, a quota metri 1.050, dove si trova la Croce del Giubileo
Quest’ uscita di due giorni è la penultima del Corso di Escursionismo Giovanile 2013.
Un ringraziamento di cuore va sicuramente a Bruno, Raffaele e Riccardo Binda, che hanno montato le tende e portato a Monte, con il loro fuoristrada, tutto il necessario per il vitto del gruppo.
Un grazie particolare a Giannina, che il sabato sera ci ha ospitato nella sua baita, offrendoci grappa ed altre specialità “alcoliche” di sua produzione.
Grazie anche a Barbara Zucchetti, Franco Bramani, Laura Broglia, Mario Nava, Renzo Zappa e Felice Santomasi, che mi hanno aiutato, affinché il fine settimana si svolgesse come da programma e senza alcun tipo di imprevisto.
Sicuramente due bei giorni che rappresentano una buona continuazione del Corso di Escursionismo Giovanile 2013 del CAI Asso.
Ringrazio ancora i genitori che hanno iscritto i loro figli e gli accompagnatori che mi hanno aiutato.
Alberto Pozzi